Nr. Inventario |
Autore |
Titolo |
1760/11 |
Pinelli, Bartolomeo |
Numa Pompilio riceve le leggi della Ninfa Egeria |
1760/110 |
Pinelli, Bartolomeo |
Augusto ammira il ritratto di Giunio Bruto ed inalza L. Sestio che gliene faceva, gli elogi |
1760/111 |
Pinelli, Bartolomeo |
Tratto di Augusto, verso la statua di Bruto, che vede fra li popoli della Gallia Cisalpina |
1760/112 |
Pinelli, Bartolomeo |
Il senatore Gallo Tetrino, essendo divenuto cieco e sollevato dalle dolci esortazioni di Augusto, a non uccidersi, come si era prefisso |
1760/113 |
Pinelli, Bartolomeo |
Augusto sorpreso nel vedere Atenedoro filosofo, sortire dalla lettiga in luogo di una femina, da lui amata |
1760/114 |
Pinelli, Bartolomeo |
Morte di P. Quintilio Varo |
1760/12 |
Pinelli, Bartolomeo |
Li tre Orazi giurano di vincere, o di morire, per la libertà di Roma |
1760/13 |
Pinelli, Bartolomeo |
Combattimento degli Orazi e Curiazi, sotto il regno di Tullo Ostilio |
1760/14 |
Pinelli, Bartolomeo |
Orazio tornando vincitore dei curiazj, uccide sua sorella come nemica della patria |
1760/15 |
Pinelli, Bartolomeo |
Mentra si scavano le fondamenta del Tempio di Giove sopra il monte Tarpeo, fu ritrovata la testa di un uomo recisa di fresco, furono consultati gli indovini quali risposero che quel luogo doveva essere un giorno / la capitale dell' Italia ... |
1760/16 |
Pinelli, Bartolomeo |
Morte tragica di Tarquinio il Vecchio, quinto re dei romani |
1760/17 |
Pinelli, Bartolomeo |
Tarquinio Superbo, getta Servio Tullio dall' alto dei Giardini del Campidoglio per usurpargli il trono |
1760/18 |
Pinelli, Bartolomeo |
La scellerata Tullia fa passare il suo carro sopra il cadavere del padre Servio Tullio intriso nel proprio sangue |
1760/19 |
Pinelli, Bartolomeo |
Lucrezia Romana sorpresa da Sesto Tarquinio |
1760/2 |
Pinelli, Bartolomeo |
Alla Nobildonna la signora marchesa Sofia Mazzacorati nata Cipriani ... |
1760/20 |
Pinelli, Bartolomeo |
Bruto giura di vendicare la morte di Lucrezia discacciando la famiglia dei Tarquini da Roma |
1760/21 |
Pinelli, Bartolomeo |
Bruto condanna li suoi due figli Tito e Tiberio a morte come complici di congiura per ristabilire li Tarquini sul trono |
1760/22 |
Pinelli, Bartolomeo |
Bruto e Collatino, primi consoli di Roma giurano in presenza del popolo romano l' esilio perpetuo alla famiglia dei Tarquini |
1760/23 |
Pinelli, Bartolomeo |
Combattendo furiosamente Bruto contro Arunte figlio di Tarquinio, nulla curando le loro difese, cadono entrambi morti sul campo di battaglia |
1760/24 |
Pinelli, Bartolomeo |
Elogio funebre pronunciato da P. Valerio Console al suo collega G. Bruto morto sul campo di battaglia contro li tarquini per la libertà di Roma sua patria |
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