Catalogo delle fotografie e delle stampe

INDICE
Nr. Inventario Autore Titolo
2239/16 Ademollo, Luigi Tav. XVI / Dal volto rimoveva quell'aer crasso / menando la sinistra innanzi spesso inf.c. IX v. 82
2239/17 Ademollo, Luigi Tav. XVII / Giunse alla porta e con una verghetta / l'aperse che non v'ebbe alcun ritegno . Inf. C. IX. v 89
2239/18 Ademollo, Luigi Tav. XVIII / .... Volgiti che fai? / vedi là Farinata che s'è dritto : / dalla cintola 'n su tutto 'l vedrai. Inf. C. X v. 31
2239/19 Ademollo, Luigi Tav. XIX / E quando vide noi se stessa mpsse / si come quei cui l'ira dentro fiacca Inf. C. XII V. 14
2239/20 Ademollo, Luigi Tav. XX / ... a qual martiro / venite voi che scendete la costa? / ditel costinci, se non l'arco tiro Inf. C. XII V. 61
2239/21 Ademollo, Luigi Tav. XXI / Dintorno al fosso vanno a mille / saettando quale anima si svelle / del sangue più, chw sua colpa sortille. Inf. C. XII.V. 73
2239/22 Ademollo, Luigi Tav. XXII / Allor porsi la mano un poco avante / e colsi un ramuscel da un gran pruno, / e l tronco suo gridò perchè mi schiante ? Inf. C. XIII v. 31
2239/23 Ademollo, Luigi Tav. XXIII / Sovra tutto il sabbion d'un cader lento / piovean di fuoco dilatate falde / come di neve in alpe senza vento Inf. C. XIV v. 28
2239/24 Ademollo, Luigi Tav. XXIV / O Capaneo, in cio, che non s'ammorza / la tua superbia se tu più punito. Inf. C. XIV v. 63
2239/25 Ademollo, Luigi Tav. XXV / La sua testa è di fino oro formata / e puro argento son le braccia e il petto ; / poi è di rame infino alla forcata
2239/26 Ademollo, Luigi Tav. XXVI / Ed io, quando il suo braccio a me distese / ficcai gli occhi per lo cotto aspetto / si che l?viso abbruciato non difese / la conoscenza sua al mio 'ntelletto: Inf. C. XV. V 25 e Seg.
2239 / 27 Ademollo, Luigi Tav. XXVII / Gente vien, colla quale esser non deggio : / sieti raccomandato 'l mio tesoro, / nel quale i vivo ancora; e più non cheggio. Inf. C. XV. V. 118
2239/29 Ademollo, Luigi Tav. XXIX / Maggior paura non credo che fosse / quando Fetonte abbandonò gli freni / che fu la mia quando vidi, ch'i era / nell'aer d'ogni parte e vidi spenta (/ ogni veduta fuor che della fiera / Inf. C. XVII V. 106 e seg.
2239/30 Ademollo, Luigi Tav. XXX / Se le fazion che porti non son false / venedico sè tu caccianimico / ma che ti mena asi pungenti salse? / Inf. C..XVIII. v. 49
2239/31 Ademollo, Luigi Tav. XXXI / ... pensa per te stesso / com'i potea tener lo viso asciutto, / quando la nostra imagine da presso / vidi si torta ... / Inf. C. XX v.20 seg.
2239/32 Ademollo, Luigi Tav. XXXII / .... o Malebranche / ecc''un degli anzian di Santa Zita / mettetel sotto, ch'i torno per anche / a quella terra, che n'è ben fornita / Inf. c. XXI v. 37
2239/33 Ademollo, Luigi Tav. XXXIII / Noi andavam con li dieci dimoni / ahi fiera compagnia ! ... / Inf. C. XXII V. 13
2239/34 Ademollo, Luigi Tav. XXXIV / Lo caldo schermidor subito fue / ma però di levarsi era niente / si aveano inviscate l'ale sue / Inf. C. XXII. v. 142 e seg.
2239/35 Ademollo, Luigi Tav. XXXV / Di fuor dorate son si ch'egli abbaglia ; / Ma dentro tutte piombo; e gravi tanto; / che Federigo le mettea di paglia / Inf. c. XXIII V. 64 e seg.
2239 / 36 Ademollo, Luigi Tav. XXXVI / Tra questa cruda e tristissima copia / correvan genti nude e spaventate / senza sperar pertugio o elitropia / Inf. C. XXIV v. 91 e seg.

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